- CONTENUTI
- SOLE
L'impatto dei filtri solari sull'oceano
- Proteggere la pelle dal sole
- Il nostro impegno per prevenire il cancro
- Abbronzatura senza sole
- Lenire dopo l'esposizione al sole
- Proteggere la pelle dei bambini
- Manifesto di formulazione "Skin Protect” di Eau Thermale Avène
- Regole per l'esposizione al sole
- Abitudini sull’utilizzo della protezione solare
- Proteggere la pelle in inverno
L'impatto dei filtri solari sull'oceano
Oceani a rischio
Gli oceani coprono due terzi del nostro pianeta. Rappresentano una preziosa fonte di vita e con la loro esistenza regolano il nostro equilibrio climatico. La sopravvivenza di molte popolazioni e specie dipende da loro. L'ecosistema marino è infatti composto da diversi micro-ecosistemi che sono essenziali per regolare il contenuto di ossigeno e anidride carbonica dell'atmosfera che respiriamo.
- Il corallo: la riserva della biodiversità marina. Il corallo è uno dei più importanti ecosistemi per la riproduzione e la conservazione di molte specie marine.
- Il fitoplancton: il "polmone verde" del pianeta. Il fitoplancton è il principale produttore di ossigeno (2/3 dell'ossigeno che respiriamo). Agisce come una “pompa biologica” sulla CO2 nell’atmosfera, assorbendo gran parte delle emissioni legate alle attività umane e riducendo il loro impatto sul clima.
- Lo Zooplancton: il cuore della catena alimentare. Lo zooplancton è il principale consumatore di materia organica negli oceani e svolge un ruolo essenziale nel funzionamento della catena alimentare marina.
Questo fragile ecosistema è oggi minacciato da una serie di fattori responsabili dell'estinzione di centinaia di specie e dell'esaurimento delle risorse: riscaldamento globale, aumento del livello del mare, sfruttamento eccessivo delle risorse, ecc. Ma è anche minacciato dall'inquinamento dovuto alle creme solari e ai loro filtri, che sono un pericolo in sé per gli oceani. Questo danno è responsabile dell'estinzione di centinaia di specie e di un notevole impoverimento delle risorse. Dobbiamo agire ora collettivamente se vogliamo salvare i nostri oceani.
Il 50% delle specie marine è protetto dalle barriere coralline. 500 milioni di persone dipendono dall'ecosistema fornito dalle barriere coralline.
Coralli in pericolo
I coralli sono centrali per l'ecosistema marino. Sono una risorsa alimentare e un habitat per molte piante, batteri e pesci, proteggono i suoli e le coste dal dilavamento e/o dall'erosione, e riducono l'impatto di uragani e tsunami. I coralli sono quindi un anello vitale per la sopravvivenza degli ecosistemi marini. Presenti in tutti i mari e ad ogni profondità, possono vivere per migliaia di anni. Ma oggi, tre quarti delle barriere coralline sono minacciate dall'uomo, mentre il 30% è già stato irrimediabilmente perso negli ultimi 30 anni, in particolare danneggiato dai prodotti solari.
L'impatto delle creme solari sull'oceano
Diluiti in mare mentre si nuota o dispersi dal vento sulle spiagge quando si usano gli aerosol, i componenti tossici delle creme solari si accumulano nella sabbia e si depositano sul fondo dell'oceano.
Fotosintesi in pericolo Avrai già visto queta questa immagine in vacanza. Sulla superficie dell'acqua si forma una sottile pellicola di olio o crema che disturba non solo i coralli e le alghe ma anche la fauna marina agendo da schermo e impedendo la fotosintesi, che produce l'ossigeno essenziale per le specie marine. A causa di un effetto valanga, anche il plancton che si nutre di microalghe è colpito, e così via. Alla fine, quasi tutta la catena alimentare ne risente.
Ingredienti tossici per la natura e la fauna marina Le creme solari petrolchimiche hanno un effetto deleterio sull'ecosistema marino, lasciandolo permanentemente danneggiato. Tra gli accusati ci sono ingredienti come parabeni, siliconi e ossibenzoni, che sono sospetti interferenti per la vita marina.
Effetti distruttivi su alghe e coralli
Gli agenti chimici nelle creme solari sono la causa della progressiva distruzione delle alghe e, per estensione, dei coralli. Come? Alcune di queste molecole distruggono le zooxantelle, che sono microalghe che vivono in simbiosi con i coralli. A contatto con molecole nocive, le zooxantelle muoiono, portando con sé i coralli circostanti, che prima diventano bianchi e poi muoiono in 48 ore appena. Ma è colpevole anche l'octocrilene: la sua tossicità sui coralli è stata evidenziata da un team di ricercatori dell'Observatoire Océanologique de Banyuls-sur-Mer in uno studio pubblicato nel 2018 sulla rivista Analytical Chemistry, portando al divieto di creme solari tossiche contenenti questa molecola nelle isole Palau all'inizio del 2020.
Crema solare: buone abitudini
- Ogni anno scarichiamo circa 25.000 tonnellate di crema solare negli oceani: ciò corrisponde a 1 litro al secondo*
- Ci vogliono 20 minuti di bagno perché il 25% dei componenti di una crema solare venga rilasciato nell'acqua del mare
- Si pensa che circa il 10% dei coralli del mondo sia direttamente colpito dai filtri UV**
* fonte: Green Cross
** fonte: studio della Facoltà di Scienze dell'Università Politecnica delle Marche in Italia
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